Minimo sforzo, massimo risultato

Vista per voi

Costretta a dover vincere per tenere il passo del Napoli, la Juve arriva alla sfida casalinga con il Genoa con un solo risultato a disposizione e una panchina corta per via degli infortuni. Allegri opta allora per il 4-3-3 con Douglas Costa e Mandzukic ai lati di Higuain con Lichtsteiner sulla destra in difesa; Ballardini sceglie invece il solo Pandev in avanti supportato dalla velocità e gli inserimenti di Taarabt e Omeonga.
Fonte foto: pagina facebook ufficiale Cfc Genoa

La partenza della Juve è, come al solito quando gioca in casa, prepotente e volta a schiacciare la squadra avversaria per passare in vantaggio quanto prima. Pjanic prende il controllo della situazione e impegna Perin dopo pochi minuti con una punizione dal limite, specialità delle casa. Il bosniaco è centrale nella manovra bianconera, e grazie alla sua qualità il gioco si sposta da sinistra a destra e viceversa.
Tutti i tocchi di Pjanic in partita: al centro del gioco(screenshot da Squawka)
E ben presto arriva il gol: Douglas Costa lotta caparbiamente su un pallone allargando poi per Mandzukic; il croato vede bene e serve l'inserimento dello stesso brasiliano che anticipa Perin sul primo palo. 
Completata la parte più difficile del lavoro, passare in vantaggio, i padroni di casa continuano a far girare il pallone con qualità e velocità. Il Genoa non riesce prontamente ad accorciare e a coprire il campo lungo la sua ampiezza e gli esterni della Juve, soprattutto sul lato di Rossettini, riescono a trovare campo da attaccare. Le occasioni da gol però non vengono sfruttate e così si arriva al termine del primo tempo solamente sull'1-0. Negli spogliatoi Ballardini medita su come cambiare la partita e alla fine sceglie Galabinov per dare più peso in attacco.
Il centravanti bulgaro riesce infatti a dare fastidio ai centrali bianconeri con Pandev che si abbassa tra le linee cercando di fare il collante tra i reparti. I rossoblu, pur più propositivi in pressing e in attacco, denotano pesanti limiti tecnici che frustrano l'azione nel suo sviluppo. Verso l'ora di gioco la Juve cala vistosamente dal punto di vista fisico e le squadre si allungano notevolmente. Giocatori come Matuidi e Douglas Costa che riescono con i loro strappi a far salire la squadra vanno in debito di ossigeno e per tentare di risalire il campo il solo Higuain(che fa un lavoro considerevole da attaccante) non basta. Così i padroni di casa vanno in sofferenza e alcune mischie vengono sbrigliate con notevole difficoltà. Ma di reali pericoli nessuno, nonostante l'ingresso in campo di Lapadula e Lazovic, e la Juve porta a casa una vittoria importante per tenere il passo in classifica del Napoli.
Il Genoa ha scontato la qualità mediocre dei suoi interpreti. Bertolacci a parte, non c'è stato nessuno che ha avuto le capacità di tagliare le linee avversarie o di superare il diretto avversario. E il dato dei tiri in porta, nessuno verso lo specchio, è piuttosto indicativo. Con il minimo sforzo, e il massimo risultato, porta a casa la partita e i 3 punti la Juve. Decisivo Douglas Costa, al suo terzo gol stagionale(tutti a Torino), che si è dimostrato adatto al 4-3-3 che Allegri sta ormai proponendo da tempo.
E che si sacrifica anche in difesa: si è sottolineato spesso, ma il supporto suo e di Mandzukic è stato importante e dà la cifra dell'organizzazione juventina. Si rema tutti insieme, nessuno eslcuso. Anche nelle serate meno esaltanti.

Tabellino e pagelle

Juventus 1-0 Genoa: 16' Douglas Costa
Juventus(4-3-3): Szczesny 6; Lichtsteiner 6,5(85' Barzagli s.v.), Benatia 6,5, Chiellini 6,5, Alex Sandro 6(76' Asamoah 6); Khedira 5,5(70' Sturaro 6), Pjanic 6,5, Matuidi 6; Douglas Costa 6,5, Higuain 6, Mandzukic 6,5; Allegri 6
Genoa(3-5-2): Perin 6,5; Izzo 6,5, Spolli 5,5, Rossettini 5,5; Rosi 5, Omeonga 6, Bertolacci 6, Rigoni 5(46' Galabinov 6,5), Laxalt 5,5; Pandev 5,5(76' Lapadula 5,5), Taarabt 5(68' Lazovic 5,5); Ballardini 6

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