Inter, la misura di un successo di misura

Vista per voi

Un'altra volta, non è un caso. L'Inter è la squadra, dati opta alla mano, che ha segnato di più nel quarto d'ora finale. Otto reti per i nerazzurri che a volte nelle ultime curve della partita hanno arrotondato(Fiorentina) o messo al sicuro il risultato(Spal), ma anche ripreso e vinto le partite(Bologna e Crotone).

Non è un caso, ma l'effetto della propensione della squadra a crederci fino all'ultimo. Anche il Genoa non è sfuggito alla statistica. Eppure i segnali iniziali per i padroni di casa erano stati molto incoraggianti: Perisic dopo una manciata di secondi mandava la palla di poco alta sulla traversa con un bel tiro su cross di Candreva. Ma, scampato il pericolo, il Genoa si organizza dietro e lascia pochissimi spiragli. Juric propone un modulo ibrido che varia dal 5-4-1 al 4-4-1-1 a seconda delle esigenze. Viene sfruttata la grande resistenza di Omeonga che al bisogno può sia rincorrere sulla fascia destra Dalbert, oppure accentrarsi lasciando in fase offensiva spazio per Rosi e schermando in fase difensiva Borja Valero. Pellegri viene confermato come unica punta con il difficile compito di dar fastidio a Skriniar e Miranda. L'Inter si presenta con il solito modulo e con Brozovic dietro a Icardi, forse per sfruttare le maggiori qualità in palleggio rispetto a Joao Mario. Il croato non riesce però a farsi notare. E il merito è del centrocampo genoano che marca a uomo gli omologhi avversari: Omeonga, come detto, su Borja Valero, Cofie su Brozovic e Veloso su Vecino. I 3 si muovono molto, ma faticano a trovare spazi tra le linee. Così il gioco viene spesso spostato sulle fasce laddove sono però costanti raddoppi e le conseguenti difficoltà a fare gioco. Così le occasioni maggiori sono paradossalmente dall'altra parte dove Pellegri sfiora di testa da solo in mezzo all'area di rigore mandando a lato non di molto. Al tramonto del primo tempo, però, un brivido per parte: prima Handanovic è bravo su Taarabt dalla distanza, e un minuto dopo Brozovic, nell'unico spunto dei primi 45', coglie un palo dal limite dell'area di rigore.
La ripresa non modifica lo spartito tattico, anche perché il Genoa non molla la presa e anzi con Laxalt va vicino al vantaggio. Spalletti prova a muovere le sue pedine inserendo Eder e Karamoh ma il risultato non si sblocca. L'attenzione degli ospiti è totale e l'applicazione è a tutto campo. Notevoli in particolare sono le prestazioni di Taarabt e Veloso che ripiegano con grande ordine e sacrificio. Dopo un altro pericolo respinto da Handanovic, però, l'Inter cresce e prende campo. Anche Perin viene impegnato. E a pochi minuti dal termine deve cedere: D'Ambrosio su corner sfrutta una marcatura blanda e mette in rete nell'angolino. Il Genoa a quel punto si innervosisce e finisce addirittura in 9 per le espulsioni di Omeonga(fallo da ultimo uomo) e Taarabt(brutto intervento a forbice su Karamoh): un'altra volta una buona prestazione frutta solo un pugno di mosche. Come in altre partite, il grifone mette in campo generosità e tanta corsa ma torna a casa senza nessun punto. Non sono certo questi i campi su cui i rossoblu devono costruirsi la salvezza, ma un punto fa sempre morale. Oggi la fase difensiva è stata pressoché impeccabile per tutto il match. Ad eccezione del calcio d'angolo finale: e contro squadre come l'Inter si può pagare molto caro.
Per quanto riguarda i nerazzurri, invece, a fine partita è stato chiesto a Spalletti se il divario tra l'Inter e le due squadre davanti sia solo in quei due punti di distacco in classifica e se la distanza è colmabile. Una domanda al limite della provocazione, certo. Napoli e Juve sono lontane per gioco, individualità e mentalità. In questo momento bisogna rimanere con i piedi per terra, non guardare più in alto, ma essere soddisfatti della posizione in classifica. Che recita: terzo posto con cinque vittorie all'attivo e un solo pareggio; due soli gol subiti e 12 fatti. Non male, veramente.

Tabellino e pagelle

Inter 1-0 Genoa: 87' D'Ambrosio
Inter(4-2-3-1): Handanovic 6,5; D'Ambrosio 6,5, Miranda 6, Skriniar 6, Dalbert 5,5; Borja Valero 5,5(72' Karamoh 6), Vecino 6; Candreva 5,5(70' Eder 6), Brozovic 5(81' Joao Mario s.v.), Perisic 6; Icardi 5; Spalletti 6
Genoa(5-4-1): Perin 6,5; Rosi 6,5, Biraschi 6,5, Rossettini 6,5, Zukanovic 6, Laxalt 6,5(53' Migliore 6); Omeonga 6, Miguel Veloso 6,5(79' Rigoni s.v.), Cofie 5,5, Taarabt 6; Pellegri 5,5(74' Pandev 5,5); Juric 6,5

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