Diciannovesima giornata in cinque punti

 Il ritorno dalle vacanze natalizie coincide con la fine del girone di andata. Nove partite, una rinviata(Pescara-Fiorentina, per l'abbondante e sorprendente nevicata caduta nel centro Italia negli ultimi giorni), gol in proporzioni non abbondanti, ma concentrati in momenti caldi. 



  1. La Juve in scioltezza: continua la marcia la Juventus che nel posticipo della domenica batte nettamente il Bologna. Mai in discussione la partita in cui Allegri ripropone il 4-3-1-2, modulo che sembra far rendere al meglio Miralem Pjanic, che assist per il primo gol e di conseguenza creare più occasioni da rete. Poi c'è Higuain che appena ha una palla da mettere dentro è letale: di destro e di testa, i suoi gol sono 5 nelle ultime 3 gare di campionato. E al giro di boa i centri sono 12. E in panchina c'è Mandzukic. Squadra una spanna sopra le altre.
  2. Roma corsara a Genova: l'unica giornata veramente storta dei bianconeri fu a Genova dove in mezz'ora ne presero tre dalla squadra di Juric grazie a uno scatenato Giovanni Simeone. Ma Spalletti gli mette addosso il gigante Fazio, sempre più sicuro, che non lo fa passare. La partita, ostica, viene sbloccata con un po di fortuna grazie all'autorete di Izzo(alla seconda stagionale) e il minimo vantaggio resiste fino al fischio finale. Ma l'esiguo margine non tragga in inganno: la Roma ha legittimato il vantaggio cogliendo un palo con Dzeko. Ma all'ultimo ci ha pensato Szczesny a compiere il miracolo su Ocampos. Una parata provvidenziale. Per non perdere ulteriore terreno dalla vetta e lasciarsi alla spalle con tre punti in tasca una trasferta pericolosa.
  3. Zona cesarini: quanti gol negli ultimi minuti! E soprattutto decisivi. Ha cominciato il Napoli, in costante scalata della classifica che ha rimontato la Sampdoria a tempo scaduto. Il vantaggio dei blucerchiati, autogol di Hysai, era stato recuperato da Gabbiadini, forse al suo ultimo gol in azzurro. Ma a far esplodere il San Paolo ci ha pensato Lorenzo Tonelli al suo esordio in gara ufficiale con i partenopei. Piattone sotto la traversa e corsa sotto la curva. Era stato invece Perisic a far andare di traverso il pranzo ai tifosi dell'Udinese. I friulani grazie a un primo tempo convincente stavano accarezzando il possibile colpo a sorpresa. Ma sia nel recupero del primo tempo, sia negli ultimi minuti del secondo, proprio Ivan Perisic ribalta tutto. Sinistro angolato, ma con evidenti complicità di Karnezis nel primo caso, colpo di testa su punizione di Joao Mario nel secondo. E per Pioli è la quarta vittoria consecutiva. Proprio dopo la sconfitta contro i nerazzurri si rialza la Lazio. I biancocelesti penano però più del previsto contro il Crotone. Nella partita ci sono un gol buono annullato a testa, un rigore sprecato da Biglia e una Lazio che risente delle assenze di Keita e Anderson.
    Ma c'è anche il ritorno al gol di Immobile, in pieno recupero che scaccia tutte le paure. Risponde a tono anche il Milan. E soprattutto Bacca che rompe il lungo digiuno di gol con un centro da rapace d'area di rigore. Una partita rognosa per i rossoneri contro il Cagliari di Rastelli decisa solamente all'ultimo. Dal bomber che qualcuno si era forse dimenticato.
  4. Le responsabilità del capitano: siamo negli ultimi minuti anche qui; la gara è Empoli-Palermo, decisiva in chiave salvezza. Da poco entrato Massimo Maccarome si conquista un rigore. E ovviamente va lui sul dischetto e segna. La rete è decisiva e l'Empoli vola a più 7 punti dal terz'ultimo posto, proprio del Palermo, un margine rassicurante. Maccarone aveva segnato solamente 2 gol fino a ora. Aveva perso anche il posto in favore di Marilungo e Mchelidze. Ma, come ha detto a fine partita, il capitano è sempre lui; e quando ci sono le responsabilità così pesanti è giusto che sia lui che se le assuma. L'Empoli forse non sarà così superiore al terzetto che gli sta sotto: ma di sicuro ha un vero capitano.
  5. Maledetto ginocchio: la sfortuna si accanisce ancora contro Mattia Perin. Il portiere genoano, che già aveva subito il medesimo infortunio al termine della scorsa stagione, nel primo, miracoloso intervento della sua partita ha una torsione innaturale del ginocchio. Le lacrime spiegano meglio di qualsiasi parola il dolore per dover rimanere fuori dal campo a lungo ancora. Perotti che da vecchio compagno di squadra lo consola è una bella immagine di sport. Maledetti ginocchi: quest'anno più fragili che mai, se oltre a Perin anche Florenzi, Montolivo e Milik sono stati vittime dello stesso tipo di infortunio. Da parte nostra, ovviamente, un augurio di pronta guarigione, e la sicurezza che questa avverrà nei tempi più rapidi possibli.

Le partite

Empoli 1-0 Palermo
Chievo 1-4 Atalanta
Genoa 0-1 Roma
Lazio 1-0 Crotone
Sassuolo 0-0 Torino
Milan 1-0 Cagliari
Pescara-Fiorentina rinviata

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