Uragano Napoli si abbatte sul Benfica

Vista per voi

Basta un quarto d'ora al Napoli per annientare il Benfica e balzare a sei punti nel girone e guardare tutti dall'alto. I primi quindici minuti della ripresa sono stratosferici per i partenopei: un mix di forza e qualità con un pizzico di fortuna che ha permesso ad Hamsik e compagni di far sognare il San Paolo.

Sarri scherzando in conferenza stampa aveva detto che ci sarebbero voluto due palloni perché entrambe le squadre amano giocare con la palla tra i piedi. E  ha ragione perché sin dalle battute d'avvio, azzurri e usitani vogliono conquistare il pallone e organizzare le proprie geometrie. Nei primissimi minuti i padroni di casa tentano velocissime verticalizzazioni verso Milik che trova spazio in mezzo ai due centrali e ha la prima palla gol addirittura dopo sedici secondi. Ma gli ospiti si dimostrano formazione lucida e abituata a certi palcoscenici e, appena ne ha opportunità, provano a fare male. Due discese, una a testa per i terzini Semedo e Grimaldo, portano al tiro Mitroglu murato una volta da Reina e una da Hysai. Poi deve entrare e freddo Maksimovic per Albiol che si infortuna su uno scatto.
 Il Napoli cresce soprattutto sulla fascia sinistra con Ghoulam che spinge e duetta ottimamente con Mertens. Proprio l'algerino si occupa del calcio d'angolo sul quale Hamsik interviene per sbloccare la partita con un colpo di testa in anticipo sul diretto marcatore che si infila tra palo e portiere in uno spazio ristretto. La fiducia gonfia le vele dei partenopei che vanno vicini al raddoppio ancora con Hamsik e con Allan da fuori. Ma è all'inizio del secondo tempo che sul Benfica si scatena la tempesta. Al 51' Mertens conquista una punizione al limite dell'area di rigore e la trasforma con un destro a giro sopra la barriera. E ora gli spazi abbondano in particolare fra le linee e Hamsik può inventare calcio. Al 54' Allan porta palla e tira dal limite, il rimpallo favorisce Callejon che anticipa Julio Cesar in uscita e provoca il rigore trasformato da Milik. E subito dopo ancora Callejon trova Milik che colpisce in maniera non pulita, ma la palla arriva nei pressi di Mertens che realizza una doppietta. Ora gli azzurri sono sul velluto e potrebbero anche dilagare. Ma invece sono gli ospiti a rientrare in gara con due gol nel finale dei due subentrati. Prima Guedes sfrutta un regalo di Jorginho, si invola verso la porta e supera Reina prima di depositare in fondo al sacco. Poco dopo un bel taglio di Salvio viene premiato da Almeida e il giovane talento argentino controlla di petto e segna il 4-2. La partita è in cassaforte ma Sarri è indiavolato in panchina per questo calo di concentrazione. Alla fine però la festa stempera l'ira del tecnico che non può che applaudire i propri ragazzi. La testa di serie del girone è stata annichilita e l'unico difetto che si può imputare al Napoli è quello di non aver controllato con calma la partita sul 4-0. Ma è una squadra così, che va a folate, votata all'attacco che stasera ha impressionato per chiarezza di idee e fluidità di gioco. La trasferta in Turchia sarà quasi un match point per la qualificazione. Questo Napoli sogna; e fa sognare.

 Tabellino e pagelle

Napoli 4-0 Benfica:
Napoli(4-3-3): Reina 6,5; Hysai 6,5, Raul Albiol s.v.(11' Maksimovic), Koulibaly 6,5, Ghoulam 7; Allan 7, Jorginho 6, Hamsik 7,5; Mertens 7,5(82' Giaccherini s.v.), Milik 7, Callejon 7(70' Insigne 6); Sarri 7,5
Benfica(4-3-3): Julio Cesar 4,5; Semedo 6, Lopez 5, Lindelof 5, Grimaldo 6; Almeida 6,5(85' Josè Gomes), Fejsa 5(56' Salvio 6), Horta 5; Pizzi 5, Mitroglu 5, Carrillo 5,5(67' Guedes 6,5);  Rui Vitoria 5,5

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