Lotito investe e punta tutto su Immobile. Quello che potrebbe sembrare uno slogan pubblicitario è invece il nuovo colpo della Lazio. Per dimenticare il caso Bielsa, per far passare i malumori alla tifoseria. Dopo l'addio di Miroslav Klose che ha appeso gli scarpini al chiodo e di Alessandro Matri che è ritornato al Milan al termine del prestito, serviva un attaccante per completare il reparto. Sfogliata la margherita delle opzioni, Ciro Immobile è sembrata la scelta più azzeccata. Età ancora giovane, costo contenuto, sicuro ritorno di risultati. L'attaccante napoletano infatti garantisce un bottino di gol non indifferente.
Il ritorno nella massima serie, dopo un breve assaggio nel 2009 con la Juve, è duro e la prima stagione viene conclusa con soli 5 gol in 34 presenze. Ma l'anno successivo arriva al Torino. Qua in coppia con Cerci fa sognare il popolo granata portandolo a una storica qualificazione in Europa League; a livello personale altra classifica cannonieri vinta, ma questa volta è della Serie A. Il salto nel gotha del calcio europeo però fallisce: acquistato dai tedeschi del Borussia Dortmund ha grandi difficoltà ad imporsi; stessa cosa a Siviglia dove va la stagione seguente per sostituire Bacca. Il ritorno in granata, però, fa risalire le sue quotazioni anche in vista dell'Europeo a cui va, anche non partendo da titolare.
La carriera: a scuola da Zeman
Punta di diamante delle giovanili della Juventus,vince ben due tornei di Viareggio. Poi un lungo girovagare in provincia con alterne fortune: le tappe a Siena(sotto la guida di Antonio Conte) e a Grosseto sono sfortunate perché povere di occasioni da sfruttare e di gol segnati. Come per molti attaccanti, soprattutto della generazione a lui precedente, è decisivo l'incontro con Zeman che avviene nell'estate 2011. Qua i due si conoscono e il boemo riesce a far esprimere al meglio il giovane centravanti. Gli abruzzesi conquistano la massima serie, grazie anche ad altri talenti in rampa di lancio come Insigne e Verratti, Immobile lo scettro di capocannoniere della cadetteria con 28 gol e un posto nell'attacco del Genoa che punta su di lui.Il ritorno nella massima serie, dopo un breve assaggio nel 2009 con la Juve, è duro e la prima stagione viene conclusa con soli 5 gol in 34 presenze. Ma l'anno successivo arriva al Torino. Qua in coppia con Cerci fa sognare il popolo granata portandolo a una storica qualificazione in Europa League; a livello personale altra classifica cannonieri vinta, ma questa volta è della Serie A. Il salto nel gotha del calcio europeo però fallisce: acquistato dai tedeschi del Borussia Dortmund ha grandi difficoltà ad imporsi; stessa cosa a Siviglia dove va la stagione seguente per sostituire Bacca. Il ritorno in granata, però, fa risalire le sue quotazioni anche in vista dell'Europeo a cui va, anche non partendo da titolare.
Caratteristiche tecniche: tiro fulminante
Immobile è un attaccante veloce, non è un classico centravanti potente capace di fare sponde e aprire spaziai compagni con il fisico. Zeman gli ha insegnato ad attaccare la profondità a Pescara e a muoversi su tutto il fronte d'attacco. Tiro potente e preciso, mostra un ottima coordinazione, unita a una tecnica di base assolutamente da non sottovalutare. Nella stagione al Torino in cui è diventato capocannoniere con 22 reti(battendo la concorrenza di Toni e Tevez) ha segnato in tutti i modi: di testa, di piede, al volo, dopo lunghe cavalcate. Stupendo è il gol contro la Roma all'Olimpico: lancio lungo dalle retrovie e volèe di piatto sul secondo palo.
Posizione in squadra: sia con Djordjevic, sia nel tridente
La concorrenza nel ruolo non è così agguerrita come tempo fa quando c'era anche Klose . Forse meglio così per Immobile che ha dimostrato di rendere meglio quando non deve sudarsi il posto da titolare. Spesso però si proporrà il ballottaggio con Djordjevic e i due pur non essendo campioni, sono comunque attaccanti che possono assicurare una trentina di gol stagionali. E non è neanche escluso che possano giocare in coppia, quando Inzaghi vorrà schierare un attacco più pesante rinunciando a qualcuna delle ali a sua disposizione. Immobile è comunque capace di svariare e allargarsi e giocare anche dietro un'unica punta e sfruttare in velocità gli spazi che gli si aprono.
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