Un difensore, per quanto esperto, sa che ci sono degli attaccanti che in determinati momenti sanno essere immarcabili. Quando il fenomeno Ronaldo partiva in velocità facendo roteare le gambe a ritmo supersonico, sapeva che doveva lanciare una monetina e sperare di andare nella direzione giusta; quando Messi va in progressione sa che ogni tentativo di stopparlo sarà anticipato da un tocco fatato del suo sinistro.
E nel novero dei grandissimi non può certo mancare Cristiano Ronaldo. Fisico eccezionale, capacità di smarcarsi e di stacco insuperabili. Col Galles è andata proprio così. In un Europeo giocato in condizioni fisiche precari e problemi che persistevano già da tempo, il fenomeno del Real Madrid non ha mostrato tutto il suo immenso potenziale, ma si è acceso in alcuni momenti decisivi. Ha ponderato quando trascinare la squadra, scegliendo delle partite in cui dare tutto. Nell'ultima partita del girone il Portogallo si è affidato a lui per cogliere un clamoroso pareggio in rimonta contro l'Ungheria: due gol(uno di tacco) e un assist per agganciarsi al treno delle seconde. Spento contro la Croazia e contro la Polonia, dove ci hanno pensato Renato Sanches e Quaresma, in semifinale è tornato l'ago della bilancia, capace di far pendere il destino dalla parte lusitana. Una fiammata, ma potentissima, a inizio secondo tempo. Calcio d'angolo al 53', con Guerreiro che la mette al centro col sinistro. Ronaldo prende la rincorsa e arriva a staccare più in alto di tutti. Impressionante come riesca, pur marcato, a superare il difensore e centrare la porta con una potenza incredibile. La caratteristica dei grandi, l'essere immarcabile, non si è curato del difensore, è andato a colpire la palla con precisione e decisione. Un gesto tecnico e poi fisico di grande rilevanza. Sposta gli equilibri e pesantemente visto che ancora lui poco dopo propizia con un tiro sporco il raddoppio di Nani. In finale poi sappiamo tutti com'è andata: lo scontro con Payet, le lacrime, l'uscita dal campo e il sostegno ai suoi(anche fin troppo veemente). Una finale che lui sognava, che poteva essere la sua, ma non lo è stata, almeno direttamente. Ma se il Portogallo ci è arrivato a Parigi, deve dire grazie al suo fuoriclasse.
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E nel novero dei grandissimi non può certo mancare Cristiano Ronaldo. Fisico eccezionale, capacità di smarcarsi e di stacco insuperabili. Col Galles è andata proprio così. In un Europeo giocato in condizioni fisiche precari e problemi che persistevano già da tempo, il fenomeno del Real Madrid non ha mostrato tutto il suo immenso potenziale, ma si è acceso in alcuni momenti decisivi. Ha ponderato quando trascinare la squadra, scegliendo delle partite in cui dare tutto. Nell'ultima partita del girone il Portogallo si è affidato a lui per cogliere un clamoroso pareggio in rimonta contro l'Ungheria: due gol(uno di tacco) e un assist per agganciarsi al treno delle seconde. Spento contro la Croazia e contro la Polonia, dove ci hanno pensato Renato Sanches e Quaresma, in semifinale è tornato l'ago della bilancia, capace di far pendere il destino dalla parte lusitana. Una fiammata, ma potentissima, a inizio secondo tempo. Calcio d'angolo al 53', con Guerreiro che la mette al centro col sinistro. Ronaldo prende la rincorsa e arriva a staccare più in alto di tutti. Impressionante come riesca, pur marcato, a superare il difensore e centrare la porta con una potenza incredibile. La caratteristica dei grandi, l'essere immarcabile, non si è curato del difensore, è andato a colpire la palla con precisione e decisione. Un gesto tecnico e poi fisico di grande rilevanza. Sposta gli equilibri e pesantemente visto che ancora lui poco dopo propizia con un tiro sporco il raddoppio di Nani. In finale poi sappiamo tutti com'è andata: lo scontro con Payet, le lacrime, l'uscita dal campo e il sostegno ai suoi(anche fin troppo veemente). Una finale che lui sognava, che poteva essere la sua, ma non lo è stata, almeno direttamente. Ma se il Portogallo ci è arrivato a Parigi, deve dire grazie al suo fuoriclasse.
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