Catene vincenti

La prima parte di stagione della Lazio è stata letteralmente folgorante. I biancocelesti, infatti, in 16 partite ufficiali(11 in campionato, 4 in Europa League e 1 in supercoppa italiana) hanno pareggiato una volta(alla prima giornata in casa contro la Spal), perso in una sola occasione(sempre all'Olimpico, contro il Napoli) e vinto in tutte le altre gare.
Fonte foto: pagina Sergej Official Page

Un filotto ancor più positivo se si tiene conto della difficoltà delle partite affrontate(la Juventus due volte, il Napoli, il Nizza in trasferta), degli impegni ravvicinati che non hanno quasi mai concesso una settimana di lavoro continuativo e dei vari infortuni che hanno sinora accompagnato i capitolini. Problemi fisici che si sono aggiunti a un mercato estivo che non ha soddisfatto le aspirazioni dei tifosi e le esigenze dell'allenatore soprattutto dal punto di vista della lunghezza della rosa che rimane comunque piuttosto corta. Un mercato estivo che ha costretto Simone Inzaghi a reinventare la sua creatura plasmata lo scorso anno sul fosforo di Biglia e sulle sgroppate in contropiede di Keita e Anderson.
Fonte foto: pagina facebook Ciro Immobile
Se i primi due sono partiti, l'ultimo è tornato ad allenarsi in gruppo solo mercoledì scorso e ancora non ha collezionato neanche un minuto nella stagione attuale. La Lazio ha dovuto così trovare nuovi punti di riferimento e un nuovo modo di stare in campo. Un'esigenza che si è tradotta con la ricerca di maggiore possesso palla, di spazi fra le linee dove far ricevere palla a Luis Alberto e   Milinkovic Savic e della   profondità per servire un Immobile    a segno oltre ogni aspettativa. Se lo spagnolo è il giocatore deputato a accendere la
miccia nelle azioni offensive(e ha già realizzato ben 5 assist) il serbo è nella stagione della sua esplosione e sta creando con Immobile una vera catena vincente. Un'intesa che ha prodotto molti pericoli tra le difese avversarie e di cui proporremo due saggi.
La prima situazione è relativa alla gara dello Juventus Stadium contro i campioni d'Italia. La Lazio ha pareggiato da poco proprio con il centravanti italiano e Strakosha ha appena protetto miracolosamente il pari su Higuain. Nell'azione successiva Milinkovic Savic si smarca abilmente tra la linea di centrocampo e quella di difesa della Juve. Bentancur e Matuidi non coprono correttamente la linea di passaggio e così il trequartista può, con un controllo orientato, puntare verso la porta avversaria. Immobile, appena capisce la ghiotta opportunità prende in controtempo la coppia Barzagli-Chiellini ben sapendo che in quel corridoio gli arriverà un pallone. Così avviene: e il contatto con Buffon vale il rigore del successivo 2-1.

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La seconda situazione è nella sfida contro il Benevento. I biancocelesti passano subito in vantaggio con la rete di Bastos su calcio d'angolo e la gara si mette subito in discesa. E la catena vincente si attiva anche in questo caso. Ancora una volta Milinkovic si propone per farsi dare palla e la riceve.
Milinkovic Savic riceve un'altra volta fronte alla porta avversaria: la posizione più pericolosa per uno con la sua qualità

Rapidamente Immobile sa quello che deve fare e si butta nello spazio che si crea tra i centrali del Benevento che lo fanno partire e arrivare davanti al portiere; con un esito scontato, visto il trend stagionale
Da Milinkovic a Immobile: tutto troppo semplice per la Lazio(screenshot dal sito del corriere dello sport)
Questi esempi mostrano come il gioco della truppa di Inzaghi si sia modificato rispetto alla scorsa stagione senza perdere in incisività, velocità, efficacia. A supporto di tutto ciò c'è la straordinaria forma degli interpreti principali che rendono possibili questi risultati: integrare pienamente in rosa Nani e ritrovare Anderson permetterà ai titolari di rifiatare e alla squadra di avere maggiori soluzioni offensive. Per ora le catene vincenti hanno funzionato come meccanismi coordinatissimi e studiati. E sabato, per il derby, si devono ancor più oliare. 

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