Il ghigno da derby

Vista per voi

Ghigno da derby. Così Luciano Spalletti ha definito l'espressione e l'atteggiamento in campo dei suoi. Ghigno da derby, quello che ti porta a cercare sempre di vincere fino all'ultimo minuto, una qualità ormai consueta dei nerazzurri che in zona Cesarini sono riusciti a cambiare il corso di più di qualche match.

Le scelte dei due allenatori non sorprendono. Montella ripropone il 3-5-2 ormai consueto con Bonaventura mezzala sinistra e la coppia leggera Suso-Andre Silva(rinfrancato dal gol con il Portogallo in settimana) in avanti; Borini ha l'ingrato compito di tenere a bada Perisic sull'out destro. Spalletti rinuncia invece a Joao Mario(non al meglio fisicamente) avanzando Borja Valero sulla trequarti con Gagliardini in mediana. La tensione si taglia con il coltello e le squadre sono inizialmente contratte e attente prima a non far saltare i propri equilibri. Gli errori tecnici, numerosi, da ambo le parti non aiutano alla fluidità della manovra. L'Inter è però certamente più propositiva con un centrocampo aggressivo che riesce a recuperare spesso la palla. E la palla, una volta riconquistata, ha un chiarissimo destinatario: Borja Valero. Lo spagnolo è abile a farsi trovare tra le linee e a eludere la marcatura di Biglia. Dai suoi piedi partono tutte le iniziative più pericolose come quella che porta alla traversa colta da Candreva su tiro da fuori. Bonaventura è l'unico giocatore che tenta qualche inserimento per sorprendere la linea difensiva avversaria che però è molto attenta. Quando però si ha un attaccante come Icardi, il gol è sempre nell'aria. E infatti basta solo un pallone al centravanti argentino per lasciare il segno: cross di Candreva e anticipo su Bonucci con pallone accarezzato e messo sul secondo palo. La reazione rossonera latita e così si va all'intervallo con la sensazione che la vera partita debba ancora cominciare.
Il secondo tempo, infatti, è un continuo saliscendi di emozioni che comincia con il gol annullato per fuorigioco a Musacchio dopo il palo di Silva. Il pareggio milanista arriva però poco dopo grazie a Suso che, spostato in posizione più arretrata con l'ingresso di Cutrone, è più libero di svariare sulla trequarti. Il suo sinistro che trafigge Handanovic sul secondo palo è la sua firma che non esita ad apporre sulla contesa. Icardi però non ci sta e organizza il raddoppio aprendo l'azione(strappando a metà campo palla a Biglia) e concludendola dopo il cross di Perisic. Altro giro, altra corsa. Un'ultima svolta al match sembra darla Bonaventura che all'81' arriva in spaccata sul secondo palo su un cross e Handanovic non riesce a evitare che il pallone si insacchi. Ma ancora una volta non è finita. Alla soglie del recupero Rodriguez in area di rigore abbraccia in maniera prolungata D'Ambrosio: rigore che Icardi trasforma. E che mette la parola fine su uno dei derby più emozionanti degli ultimi tempi. La decide Icardi con la sua prima tripletta in campionato; la decide il capitano dell'Inter criticato a volte, ma decisivo quando conta. Oltre a lui, però, ci sono state le ottime prove di Borja Valero, Vecino e Skriniar e in generale di una squadra diligente che ha assorbito i dettami del tecnico. Processo che non è ancora avvenuto al Milan dove Montella non riesce a dare forma e identità alla squadra. La sensazione è che il tecnico rossonero stia navigando a vista, ma questo non aiuta i giocatori che a volte sembrano mancare di fiducia. La reazione nel secondo tempo è stata buona, soprattutto all'inizio, ma la prestazione complessiva è ancora insufficiente. E sul banco degli imputati finisce ancora Bonucci, reo di una marcatura allegra su Icardi nei primi due gol. La terza sconfitta consecutiva potrebbe dare ancor di più una mazzata psicologica all'ambiente.
L'Inter si gode invece il secondo posto solitario, a soli 2 punti dal Napoli. E la prossima settimana al San Paolo ci sarà una prima resa dei conti.

Tabellino e pagelle

Inter 3-2 Milan: 28’, 63’, 90’ Icardi, 57’ Suso, 80’ Handanovic (aut.)
Inter(4-2-3-1): Handanovic 6,5; D'Ambrosio 6,5, Skriniar 6,5, Miranda 6,5, Nagatomo 6; Vecino 6,5, Gagliardini 5,5; Candreva 6,5(73' Cancelo 5,5), Borja Valero 7(85' Eder s.v.), Perisic 6; Icardi 8(93' Santon); Spalletti 6,5
Milan(3-5-2): Donnarumma 6; Musacchio 6, Bonucci 5, Romagnoli 5,5(78' Locatelli s.v.); Borini 6,5, Kessie 5,5(46' Cutrone 6), Biglia 5,5, Bonaventura 7, Rodriguez 5; Suso 7, Andrè Silva 5,5; Montella 5

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