Serie A, Dybala: come ti cambio Genoa-Juve

Vista per voi

La Juve, poco meno di un anno dopo, torna sul luogo del delitto, quel Marassi teatro di una delle peggiori sconfitte dell'era Allegri. "A Genova la Juve storicamente fatica, ma l'anno scorso per non far fatica abbiamo preso 3 gol in mezz'ora", aveva messo tutti sull'attenti l'allenatore bianconero. Ma anche questa volta i suoi giocatori entrano con la testa e le gambe altrove: chi già alla nazionale, chi già ai prossimi giorni di vacanza.


E così sembra inizialmente di rivivere passo dopo passo Genoa-Juventus della passata stagione con i ragazzi di Juric bravi a pressare, ad allargare il gioco sulle fasce, a contenere i tentativi avversari. Non c'è più Simeone, ma Galabinov a mettere in crisi con la sua fisicità un impaurito Rugani, non c'è Burdisso, ma un autoritario Rossettini a mettere la museruola a Higuain. E così già nei primi minuti ecco prodotto il doppio vantaggio rossoblu: apre Pandev, abile a superare Alex Sandro, molto distratto oggi, e a far scaturire la carambola che portava all'autorete Pjanic; prosegue Galabinov che si conquistava il rigore(assegnato da Banti con l'ausilio del VAR) e lo trasforma.
A ben guardare, però, la Juve schiera un certo Paulo Dybala, assente per infortunio lo scorso anno, e che in breve tempo cambia la partita. Il numero 10 argentino, galvanizzato più che gravato di portare una maglia così pesante, prende in mano i suoi catalizzando tutte le azioni offensive. E così dopo che i campioni d'Italia barcollano pericolosamente la Joya li riporta in scia: assist di Pjanic e inserimento perfetto con un piattone di destro che trafigge da pochi passi Perin. Un Perin che è decisivo poco dopo a evitare prima la doppietta personale di Dybala, e, sulla respinta, il tap in di Mandzukic. Ma ancora Pandev dimostra che il grifone è vivo e non vuole abbassarsi troppo: dopo 10 minuti di forcing bianconeri, il Genoa esce fuori dalla tana e torna a colpire in contropiede. Galabinov in uscita non perde neanche un pallone che riesce a giocare con pulizia sui vari Taarabt, Laxalt o Lazovic.
Ma proprio allo scadere del primo tempo, arriva un'altra segnalazione del VAR che manda dal dischetto Dybala che pareggia i conti prima di tornare negli spogliatoi. La ripresa si apre con ritmi più bassi e con inusuale calma: i 22 in campo non sono ancora in piena forma e faticano a dare continuità alle loro giocate. Gradualmente si spegne da una parte Pandev, dall'altra Pjanic(che infatti verranno sostituiti nel finale); Mandzukic invece è ancora lucido per confezionare a Cuadrado un assist fantastico che il colombiano sfrutta benissimo dribblando Laxalt e segnando il gol della rimonta. Ma il Genoa non ci sta e continua ad attaccare. Laxalt si rende pericoloso con un tiro da fuori che sibila vicino al palo e poco dopo Lapadula di testa sovrasta tutti ma mette a lato. Allegri si copre inserendo Barzagli e facendo esordire Bentancur in mediana(buona personalità nel gestire palla nei minuti finali) e si affida ancora al suo numero 10 per chiudere la pratica. Sull'ultimo contropiede l'argentino riceve palla da Higuain converge verso il centro e fredda un non perfetto Perin sul primo palo dando così la vittoria ai suoi. Sempre più si sta prendendo la Juve. E i gol segnati sono già 6 nella metà delle partite disputate: una media davvero impressionante che risponde alle critiche di chi lo accusava di aver fatto pochi gol lo scorso campionato, complice un raggio d'azione complessivamente più arretrato. La verità che Dybala ha il gol nel sangue e gli basta poco per procurarsi qualche occasione e tramutarla in rete. Per il resto la Juve non ha giocato la sua miglior partita: al netto dei primi, terribili, 10 minuti, la squadra è sembrata ancora fuori condizione in alcuni dei suoi uomini principali. Ma per questo la vittoria vale ancor di più. Non va bene al Genoa dall'altra parte: la squadra di Juric ha dimostrato che quest'anno è un po' spuntata: Galabinov ha fatto un'ottima gara, ma non è un attaccante implacabile in area di rigore. E la difesa, appena la Juve ha accelerato, è andata in gran difficoltà.

Tabellino e pagelle

Genoa 2-4 Juventus: 1' Pjanic aut., 7' Galabinov, 14'-49'(pt)-92' Dybala, 62' Cuadrado
Genoa(3-4-3): Perin 7; Biraschi 5,5, Rossettini 6, Gentiletti 5,5; Lazovic 6,5, Veloso 6, Bertolacci 5,5, Laxalt 5,5; Pandev 6,5(78' Lapadula 6), Galabinov 7(72' Centurion 5,5), Taarabt 6(51' Palladino 5,5); Juric 6,5
Juventus(4-2-3-1): Buffon 6,5; Lichtsteiner 6,5(74' Barzagli 6), Rugani 5, Chiellini 6,5, Alex Sandro 5; Pjanic 6,5(81' Bentancur 6), Khedira 5(58' Matuidi 6,5); Cuadrado 6, Dybala 8, Mandzukic 6; Higuain 6,5; Allegri 6

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