La stagione che verrà: Calhanoglu porta al Milan classe e voglia di riscatto

Dai tempi di Fatih Terim e Umit Davala che non si vedeva un turco al Milan.

Non fu un rapporto facile quello tra il diavolo e l'ex allenatore della nazionale turca e del Galatasaray fra le altre: rimase sulla panchina, infatti, solo pochi mesi per poi essere esonerato in favore di Carlo Ancelotti; e neanche Davala fece meglio: dopo aver pugnalato il Milan in una sfida a Instambul l'anno prima, nella stagione 99-00 raccolse la miseria di 10 presenze, prima di cambiare aria. Ma Hakan Calhanoglu, arrivato da qualche giorno a Milano, ha tutte le carte in regola per cambiare i giudizi dei tifosi rossoneri sui giocatori nati tra il Bosforo e il mar Nero.
Talento precoce, a 23 anni ha già collezionato ben 4 stagioni in Bundesliga(nella quale si è sempre distinto come uno dei migliori interpreti del suo ruolo) con più di 100 presenze all'attivo tra Bayer Leverkusen, soprattutto, e Amburgo. Per lui anche 24 presenze in Champions League(tra fase a gironi e preliminari) con 4 partite all'attivo contro Roma e Lazio che ne hanno già sperimentato la classe(in particolare fu funesto ai tifosi biancocelesti nel preliminare due anni or sono). Ma Calhanoglu ha una grande voglia di rimettersi in gioco: infatti negli ultimi 4 mesi è stato fuori per squalifica a causa di un irregolarità in un suo vecchio tesseramento. Aveva firmato con il Trabzonspor, anche se poi era rimasto in Germania; la squadra turca gli ha fatto causa e la Fifa gli ha comminato solo lo scorso febbraio questa squalifica. Ora però è pienamente a disposizione di mister Montella. Piede fatato Calhanoglu ha una grande visione di gioco. Regista avanzato, sa giocare con entrambi i piedi e impostare la manovra anche partendo in mezzo al campo. Ma tra le linee dà sicuramente il meglio di sé sfornando assist e giocate preziose per i suoi compagni. Da tenere in considerazione, poi, i suoi calci di punizione, spesso una vera e propria condanna per i portieri avversari.

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La sua posizione in campo è ancora da stabilire. Sembra che Montella voglia riproporre anche quest'anno il 4-3-3 a lui tanto caro. In questo caso è molto probabile che Calhanoglu occupi la posizione di esterno alto a sinistra(magari con Bonaventura spostato come mezz'ala). Già però nell'amichevole contro il Lugano si è visto come il mister rossonero chieda al suo numero 10 di accentrarsi spesso senza dargli precisi compiti tattici. Il suo ruolo non sarà quello di mettere tanti palloni dal fondo in mezzo, quanto piuttosto quello di raccordare le linee. In quest'ottica faciliterebbe anche il passaggio al 4-2-3-1, modulo a lui più congeniale, dove potrebbe occupare la posizione centrale dietro l'unica punta.
Una cosa sarà però sicura: il Milan difficilmente potrà fare a meno di Calhanoglu


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