Spagna cinica e qualificata: prova di forza contro un buon Portogallo

Vista per voi

La squadra più forte, è anche la prima semifinalista: tutto così logico sembrerebbe; se non fosse che la gara ha raccontato di un equilibrio che, a vedere il risultato e le rose, poteva non esserci. C'è poco da cambiare nella Spagna che ha annichilito per 5-0 la Macedonia: solo Jonny e Ceballos rilevano Gaya e Suarez; per il resto tutti confermati con Asensio e capitan Deulofeu uomini di punta in avanti. Nel Portogallo si vede Renato Sanches dal primo minuto con Bruno Fernandes pronto a svariare tra le linee.

Ma più che loro all'inizio sono gli esterni a mettere in difficoltà le furie rosse: Cancelo e Carvalho sulla destra creano spesso la superiorità numerica arrivando al cross non di rado. Il primo vero brivido lo porta Podence il cui tiro dal limite dell'area(quanta libertà concessagli!) si stampa rumorosamente sul palo. La Spagna invece è in difficoltà in avanti perché il possesso palla è sterile e al centro dell'attacco Sandro svaria e non dà peso in area di rigore. Ma a dimostrazione dell'incredibile forza di questa squadra, al 20', al primo tiro in porta, gli iberici passano: Saul Ninguez(già protagonista ad altissimi livelli anche in Champions con l'Atletico Madrid) sguscia tra le maglie, non troppo strette, né impermeabili della difesa portoghese e gode di una deviazione che inganna il portiere. Il gol compatta gli spagnoli che si difendono quando serve e tentano delle veloci sortite offensive. Sandro sul finire del primo tempo ci prova due volte, ma non inquadra la porta di Varela. Nel secondo tempo il Portogallo parte benissimo, pressando alto e provando a riequilibrare subito il confronto. Bruno Fernandes e ancora Podence sfiorano la rete del pareggio. Poco dopo però Edgar Lè compie un autentico miracolo respingendo il tiro a botta sicura di Asensio, a portiere battuto. Lo scampato pericolo dà però inaspettatamente forza ai lusitani che schiacciano gli iberici nella loro metà campo. Ma ancora una volta le qualità della grande squadra vengono fuori: nel momento di maggior pressione arriva il raddoppio. E l'arma non è di quelle preferite dalle furie rosse: dopo un calcio d'angolo avversario parte il contropiede con Deulofeu e Sandro che si trovano a meraviglia e quest'ultimo che anticipa il proprio marcatore e indirizza in rete la palla sul primo palo(con Varela tutt'altro che incolpevole nell'occasione). I ragazzi di Rui Jorge si disuniscono, non costruendo più azioni pericolose. Ma i cambi decisi dall'allenatore riaprono la gara. In particolare è Bruma che a 13 minuti dalla fine trova una volèe eccezionale che  si infila sul secondo palo.
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Ora ovviamente il Portogallo ci crede e schiaccia gli avversari ancor di più nei propri 30 metri: manca sempre però la precisione nell'ultimo tocco che sia un tiro o un assist. Denis Suarez, appena entrato, sfiora invece il gol sull'altro versante, dopo splendido no-look di Asensio. Ma chi chiude la gara a tempo scaduto è Inaki Williams che ancora una volta in una ripartenza entra in area di rigore e fredda con un diagonale Varela. Una punizione fin troppo severa per i lusitani che hanno disputato un'ottima gara e sono stati sopraffatti solamente dalla maggiore qualità degli avversari che si sono confermati, una volta di più, la squadra da battere. Gli uomini di maggior talento in casa portoghese, Renato Sanches e Bruno Fernandes, non sono riusciti a far fare il salto di qualità alla squadra che si è affidata alle buone geometrie di Neves, alla corsa di Cancelo e Rodrigues e al fisico di Guedes che ha provato a sostenere il peso dell'attacco da solo, con risultati alterni. Le furie rosse hanno dato prova di forza superiore: una difesa(e una fase difensiva) non perfetta sono state abbondantemente compensate da una forza d'urto offensiva notevole. Saul si dimostra un valore aggiunto a questo livello, mentre Asensio ha orchestrato magnificamente la sua squadra muovendosi a tutto campo; ma soprattutto anche dalla panchina sono entrati giocatori come Denis Suarez e Inaki Williams che possono spaccare la partita in ogni momento. La squadra di Celades è la prima semifinalista della competizione, quindi; e la maggior candidata alla vittoria finale.

Tabellino e pagelle

Portogallo 1-3 Spagna: 21' Saul, 64' Sandro, 77' Bruma, 91' Inaki Williams
Portogallo(4-3-1-2): Varela 5,5; Cancelo 6,5, Edgar Lè 5,5, Semedo 5, Rodrigues 6,5; Carvalho 6(67' Paciencia 6), Neves 6,5, Renato Sanches 5(73' Horta 5,5); Bruno Fernandes 5; Podence 6,5(58' Bruma 7), Guedes 6; Rui Jorge 6,5
Spagna(4-3-3): Kepa 6; Bellerin 6, Mere 5,5, Vallejo 6, Jonny 6; Saul 7, Llorente 6, Ceballos 6,5; Deulofeu 6,5(82' Denis Suarez 6), Sandro 6,5(75' Inaki Williams 6,5), Asensio 7(90' Merino s.v.); Celados 7

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