Il Real Madrid di Zidane è sbarcato a Napoli ieri, a poco più di ventiquattr'ore dalla sfida del San Paolo che vale i quarti di Champions. La società ha riservato praticamente tutto il Palazzo Caracciolo nel centro della città, e la squadra è stata accolta all'arrivo da tantissimi tifosi, (napoletani e non), oltre che da qualche curioso.
La gara di ritorno da dentro o fuori vede come ovvia favorita proprio la formazione madrilena forte del 3-1 dell'andata. Il gol di Insigne tiene vive le speranze di un' intera città, innamorata di nuovo grazie all'insperata vittoria contro la Roma. Certo serve la partita perfetta, visto che un solo gol dei blancos servirebbe ad ipotecare il passaggio; e le statistiche non incoraggiano in tal senso: questo Real va a segno da 46 gare consecutive, un record assoluto per la squadra. Eppure nella lunga storia europea dei galacticos il risultato di 3-1 in casa porta poca fortuna: su 6 precedenti, il Real fu rimontato ben 4 volte nella gara di ritorno. Zidane proverà a sfatare questo mezzo tabù schierando l'undici ideale (el once de gala come direbbero a quelle longitudini), coronato dall'attacco stellare e milionario della BBC.
Le scelte finali saranno fatte in base allo stato di forma: "Domani il confine tra essere negli undici o in tribuna è molto sottile"- tuona il mister, che poi tiene vive le speranze: "Magari abbiamo il 3% di chance ma dobbiamo provarci, magari iniziando a mettere pressione ai difensori del Real con i nostri attaccanti cercando di togliere tempo e spazio per limitare i loro talenti. Dovremo sfruttare bene le possibilità che avremo senza farci travolgere dagli eventi e restando lucidi."

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