È sempre Italia-Spagna

Sarà di nuovo Italia-Spagna. Quasi tre mesi dopo l'ultimo incontro, agli ottavi di finale, dell'Europeo francese che aveva favorito gli azzurri vincenti e splendenti contro una Spagna opaca e leziosa. Ora dopo un breve lasso di tempo ecco le due nazionali ancora di fronte in quello che è ormai diventato un classico del calcio internazionale degli ultimi anni.

Sarà l'occasione anche per misurare quanto e come i cambiamenti nelle due squadre abbiano influito sul complesso di gioco e quale delle due abbia assorbito meglio le novità. L'estate ha portato volti e idee nuove, sia tra gli azzurri, sia tra le furie rosse, sia in panchina, sia in campo. Sulla panchina dell'Italia siede ora Giampiero Ventura. Più composto e meno ossessivo di Conte, come ammesso dallo stesso Bonucci, ma con gli stessi principi di gioco. Il 3-5-2 sarà il modulo confermato. Romagnoli sostituirà lo squalificato Chiellini e il duttile Florenzi prenderà il posto di Candreva sulla fascia di destra.
L'inizio è stato positivo con la vittoria in Israele non facile, anche in dieci uomini per un lungo tratto della partita: bisogna continuare su questa strada. Il nuovo ct della Spagna è Lopetegui, allenatore con una lunga militanza nelle nazionali essendo stato tecnico di diverse rappresentative giovanili(vincendo anche l'Europeo di categoria con l' under 21 nel 2013). La sua roja è una squadra meno da ricamo e più da battaglia. L'egemonia sull'asse Real Madrid-Barcellona sta perdendo forza: difesa a parte in tutti gli altri ruoli ricambi di qualità minore ma di tanta corsa e sostanza come Vitolo e Koke. Rispetto alla Spagna dell'Europeo e dell'era Del Bosque ci aspettiamo una squadra che ama sempre tenere il possesso di palla, ma che vuole verticalizzare quanto prima per segnare. Mancherà forse quell'arroganza, croce e delizia delle furie rosse, e ci sarà più attenzione, soprattutto per i possibili contropiedi. Per l'Italia è il primo importante banco di prova.

Compattezza, equilibrio, coraggio. Gli ingredienti per vincere una partita in cui comunque partiamo sfavoriti ci sono. In mezzo al campo con Verratti si alza il tasso tecnico della mediana, in attacco potrebbero esserci delle novità con i vari Belotti, Sansone e Insigne che scalpitano per trovare un posto. "Non è una partita decisiva, siamo solo all'inizio del girone di qualificazione", ha ammonito Ventura. Contro la Spagna e contro un suo personale tabù: si gioca allo Juventus Stadium; qui ha sempre perso alla guida del Torino nel sentito derby contro la Juve. E stasera vorrebbe che fosse la prima.

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