L'Italia soffre in dieci, ma porta a casa la vittoria

Vista per voi

Grinta, coraggio e un pizzico di fortuna. Ecco le armi che hanno consentito all'Italia di uscire vincitrice dal primo match di qualificazione per i mondiali di Russia. Ventura rispetta le previsioni della vigilia, a parte l'inserimento di Antonelli(quanto mai azzeccato) al posto di De Sciglio.
Ma è un inizio arrembante quello di Israele, in particolare grazie a Eran Zahavi, uomo di maggior qualità che trova spazio sulla trequarti azzurra e illumina la manovra. E gli israeliani riescono a imbastire alcune azioni ben giocate con tocchi di prima e scambi rapidi che scaldano il pubblico. L'Italia prova a condurre il gioco, ma a volte è frettolosa, a volte imprecisa; come quando Chiellini regala un pallone, finito poi a lato, a Hemed. Ma gli azzurri sono pericolosi quando giocano sulle fasce. La corsia mancina, in particolare, funziona molto bene grazie alla catena tutta milanista formata da Bonaventura e Antonelli. Quest'ultimo è decisivo al 14 quando su apertura di Verratti(partita in crescendo la sua, anche in fase di interdizione) ha spazio davanti a sé e mette un assist che Pellè non può sprecare.
Il vantaggio fa calare i ritmi, ma basta poco per riaccendere la partita: Bonaventura lascia sul posto Bitton che lo stende all'ingresso dell'area di rigore. La massima punizione viene trasformata da Candreva. Ed è proprio nel momento psicologico migliore che nascono i problemi. Chiellini perde l'ennesimo pallone e questa volta Ben Chaim non perdona e dimezza lo svantaggio con uno splendido pallonetto. La gara si scuote e sul finire della frazione serve un super Gorash per negare il gol ancora a Pellè. La ripresa non tradisce le aspettative. Nei primi dieci minuti Eder sfiora il gol e poi Buffon si deve allungare sul tiro angolato di Biton. Ma la svolta c'è al 55' quando un ingenuo Chiellini completa una serata storta rimediando il secondo giallo e uscendo anticipatamente dal campo. Ventura non cambia la difesa a tre inserendo Ogbonna, ma lascia le due punte sacrificando Bonaventura; una scelta coraggiosa che darà i suoi frutti. Anche se inizialmente bisogna soffrire con gli israeliani che giustamente ci credono e vanno vicini al gol prima con un cross basso di * non raccolto da nessuno e poi con una doppia chance con Kehat e Zahavi murati da Buffon. La gara rimane in bilico, ma fino all'83', al gol di Immobile. Azione in verticale che parte da Buffon, spiazzata di testa di Pellè per Immobile: spallata all'avversario da attaccante consumato e diagonale chirurgico. Una doccia fredda per gli avversari che rischiano di capitolare ancora con Immobile che, imbeccato da Florenzi, manda a lato.
E il triplice fischio arriva a sugellare una vittoria meritata, ma sudata più del previsto e più del dovuto, considerando soprattutto la prima mezz'ora. Qualche errore di troppo ha offfuscato alcune buone trame di gioco, ma la compatezza del gruppo ha nascosto difetti e anche l'uomo in meno nella ripresa a dimostrazione del fatto che, se ce ne fosse bisogno ancora, questa è una squadra vera.

Tabellino e pagelle

Israele 1-3 Italia: 14' Pellè, 31' Candreva(rig.), 35' Ben Chaim, 83' Immobile
Israele(4-2-3-1): Gorash 6,5; Bitton 5, Tigi 5,5(50' Gherson 5), Tzedek 5, Davidzada 6; Biton 6(57' Aziri 5,5), Heini 5,5; Ben Chaim 7(62' Kehat 6), Kayal 5,5, Zahavi 6; Hemed 5,5; Guttman 6
Italia(3-5-2): Buffon 6,5; Barzagli 6,5, Bonucci 6,5, Chiellini 4,5; Candreva 6,5(67' Florenzi 6), Parolo 6,5, Verratti 7, Bonaventura 7(62' Ogbonna 6), Antonelli 6,5; Eder 5,5(70' Immobile 7), Pellè 7; Ventura 7

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