Chievo e Palermo sfidano le regine d'Italia

Il sesto turno di campionato propone gli anticipi Palermo-Juventus e Napoli-Chievo.
De Zerbi e Maran arrivano alle difficili sfide con sensazioni opposte: i rosanero, dopo un avvio difficile fatto di due pareggi e due sconfitte, grazie alla vittoria di Bergamo sono riusciti mercoledì scorso a portarsi a casa i primi tre punti stagionali. Ospiteranno alle 18.00 una Juve determinata a consolidare il primato in classifica appena riacquistato.

L'allenatore bresciano ha già le idee chiare: "La Juve? Va affrontata con spirito di sacrificio. Sarà una partita difensiva, ma spero che dentro di noi ci sia anche la voglia di non subire e basta, perché altrimenti non avrebbe senso giocare". Non solo difesa insomma, la squadra siciliana cercherà pure di fare la partita, anche perchè pensare solo a proteggersi è la prima mossa per perdere contro una Juve così. De Zerbi detta anche le regole per lo spogliatoio: "Chi andrà in panchina dovrà sostenere il compagno, questo è lo spirito che voglio vedere quest'anno dato che tutti siamo quasi degli esordienti". Dunque si va verso il 3-5-1-1, altrimenti verrà riconfermato il 3-4-2-1 di Bergamo: tutto dipende dalla posizione di Hiljemark, con la sicurezza di Diamanti dietro a Nestorowski.
Musica completamente opposta a Verona, con un Chievo che prende i biglietti per Napoli come la quarta forza del campionato; la squadra di Maran ha infatti schiantato Inter, Udinese e Sassuolo, senza scordare il buon pareggio con la Lazio. Certo il Napoli è un altra cosa, ma l'allenatore ha saputo dare un gioco nuovo e propositivo che il Chievo non mostrava da tempo, e i frutti del lavoro sono evidenti. La crescita, per Maran, non passa per la vittoria in questo caso, ma dalla prestazione: "Al di là del risultato, sarà importante vedere che tipo di prestazione faremo in campo, per misurarci con la squadra che in casa sta facendo meglio di tutti. E' l'unica che non ha ancora perso, serve la voglia di misurarsi con entusiasmo in una partita difficile". A testa alta, dunque, confermando il 4-3-1-2 (il caro vecchio rombo) esaltato dal terzetto offensivo Birsa-Inglese-Floro Flores, perchè, come dice il mister,  la cosa bella del calcio è che 1+1 non fa sempre 2.
A cura di Gabriele Santese

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