Ibra e Guardiola: la Premier è già di Manchester

In Inghilterra si fa già sul serio. Venerdì sera lo United ha messo a segno la seconda vittoria su due in campionato allungando su tutte le altre. Certo è ancora presto ma sembra che la volpe Mourinho sia riuscito a superare la crisi post-Ferguson che ha frenato i Red Devils negli ultimi anni. Il segreto del portoghese (ma non è un segreto) è proprio Zlatan Ibrahimovic che in tre partite ha già zittito tutti gli scettici che non si aspettavano di vedere in Premier le stesse prestazioni che lo svedese ha mostrato in Francia.

Quattro gol in tre gare, tra Community Shield e campionato, che fanno essere Re Zlatan l'uomo chiave del Manchester. Se col Bournemouth ha messo la ciliegina alla vittoria, contro il Southampton ha vinto la partita da solo: dapprima stacco imperioso di testa su assist di Rooney (salta più in alto di Pogba al debutto), poi realizza il rigore del 2-0.
Intanto dall'altra parte di Manchester Guardiola non resta a guardare: nell'anticipo del sabato i Citizens affondano lo Stoke per 4-1 con le doppiette di Aguero prima e Nolito poi.
In brevissimo tempo Pep è riuscito a dare identità e gioco alla squadra e non sembra subire in alcun modo il passaggio al calcio inglese.
Sembra già di assistere ad una corsa a due, ma in Premier ci sono molte squadre a poter ambire al titolo: nella prima giornata l'Arsenal, comunque tra le papabili, è crollato in casa col Liverpool. Ora sono entrambe chiamate a vincere per tenere il passo di Manchester e mentre il Chelsea non ha sbagliato la trasferta di Watford che ha visto un nuovo confronto Conte-Mazzarri, stravolta oltremanica. Attenzione anche al Leicester che con l'Arsenal non riesce ancora a voltare pagina dopo la sconfitta all'esordio.

A cura di Gabriele Santese

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