Italia, non sei bella ma lotti contro la Finlandia

Ultimo impegno amichevole per la nazionale prima della partenza per la Francia. A Verona l'avversario è la Finlandia, squadra scandinava, come la Svezia cui ci troveremo opposti nel girone. I cambi rispetto alla partita precedente sono diversi: in attacco vengono scelti Zaza e Immobile, spazio a Thiago Motta in mezzo al campo ed El Shaarawi sulla fascia sinistra per aumentare il potenziale offensivo.
Conte all'inizio si sbraccia in panchina, ma a vuoto. La manovra è lenta e farraginosa; non ci sono spunti degli esterni e gli attaccanti pur con tanta buona volontà, non si rendono pericolosi. Non stupisce perciò che la palla troppo spesso la abbiano i difensori che la fanno girare senza costrutto. Poco prima della mezz'ora Candreva dopo azione personale in area di rigore viene ingenuamente atterrato: lo stesso laziale si incarica della massima punizione che trasforma. Per un breve momento sembra che il gol sciolga l'Italia che però presto riprende lo sterile possesso palla. Nel secondo tempo i cambi danno nuova linfa al gioco. In particolare l'ingresso in campo di De Rossi si rivela prezioso: il centrocampista della Roma prima offre palloni in verticale deliziosi per Zaza e El Shaarawi e poi di testa raddoppia. Con la Finlandia più stanca su aprono maggiori spazi e vengono create più occasioni per arrotondare il bottino che non vengono sfruttate.
Il test comunque ha dato indicazioni importanti: Thiago Motta così è impresentabile, in ritardo fisicamente e con un gioco troppo scolastico. Inoltre l'impressione è che bisogna rivedere qualcosa anche nel modulo perché giocare con 3 difensori contro queste squadre è decisamente sovrabbondante; potrebbe essere più utile, contro Svezia e Irlanda inserire piuttosto un'altra punta rapida e abile nel dribbling come Insigne. Proprio la difesa è il punto di forza della nazionale e se ieri non abbiamo potuto apprezzare a dovere la solidità del blocco juventino è stato per l'inconsistenza dell'attacco avversario: contro il Belgio e, speriamo, nel prosieguo del torneo la loro esperienza ad alti livelli sarà decisiva. E poi la squadra gioca unita e organizzata. L'impressione che si ha avuto da queste due amichevoli è stata che si soffre quando l'avversario è arroccato in difesa, perchè si ha poca qualità sia nel far girare palla, sia nell'assist decisivo. Ma contro squadre più forti, e tatticamente più spregiudicate questa coesione di può dimostrare decisiva. Ora ci aspetta la partenza per la Francia e chissà che i nostri non ci regalino una sorpresa.

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