Euro 2016, e se fosse l'anno di una sorpresa?

Terminati i gironi, è stata effettuata la prima scrematura. Sono rimaste 16 squadre che si giocheranno la possibilità di trionfare. Ma mai come ora è difficile fare pronostici. Nessuna nazionale si è stagliata sulle altre. Non la Francia che in difesa non è impermeabile(pesa l'assenza di Varane) e ha sofferto l'intermittenza delle stelle Pogba e Griezmann su tutti. Non l'Inghilterra che solo a sprazzi ha mostrato bel gioco, ma più spesso poca concretezza.
Non la Spagna che alla prova brillante contro la Turchia ha alternato quella presuntuosa e e perdente contro la Croazia. Hanno deluso anche Belgio e Portogallo. I primi, secondo molti una delle squadre candidate alla vittoria finale sull'onda del positivo mondiale 2014, hanno sofferto e non poco la mancanza di gioco e di carattere, i lusitani, invece, si sono qualificati come terzi nel girone più semplice con grandissime difficoltà e grazie a un Ronaldo, mai come quest'anno croce e delizia. Solo la Germania, forse, ha rispettato i pronostici della vigilia, terminando con autorità un girone insidioso; ma anche dai tedeschi partite sensazionali non se ne sono viste.
 La prima fase ha visto proporsi alcune outsider di tutto rispetto. Ha stupito l'Italia, almeno nella prima partita, mostrando un carattere, una determinazione e un'organizzazioni sconosciuta, ma solo ai più disattenti. Sorprendente il cammino anche della Croazia, piena di talenti offensivi come Modric e Perisic e guerrieri in difesa come Corluka e Srna; ha battuto la Spagna, guadagnandosi il primo posto meritatamente e le attenzioni della critica. Interessanti sono state anche le prove della Slovacchia di Hamsik, della Polonia anche con Lewandovski in ombra e del Galles di Bale e Ramsey primo sopra i cugini dell'Inghilterra. Ma il capitolo più emozionante dell'Europeo è quello rappresentato dalle sorprese. Nazionali che hanno giovato dell'allargamento a 24 squadre della competizione, ma che si sono poi conquistate la qualificazione agli ottavi lottando meravigliosamente. L'Ungheria col portiere Kiraly, che detiene il record di anzianità agli Europei e che ha messo in fila Austria e Portogallo più quotate. Le due anime irlandesi, l'Ulster e l'Eire approdate alle fase finali da terze grazie ad un innato spirito irriducibile(e il gol nel finale di Brady contro l'Italia che ha commosso anche Roy Keane). Ma soprattutto l''Islanda terra incontaminata dal fascino ancestrale, seguita in massa dai suoi tifosi. Piccoli pezzi di storia ancora da scrivere. Questo è stato l'anno del Leicester, della voglia di sognare, piuttosto che della fretta di arrivare. E chissà che non ci sia un'altra sorpresa.


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