Eder, un lampo nel finale e siamo agli ottavi!

Alcune rivalità, alcune sfide che si accendono per un episodio o per una partita, difficilmente si spengono col passare del tempo, che è galantuomo sì, ma non smemorato. Sono passati ben 12 anni dal 2004, da quando un "biscotto", o patto di non belligeranza tra Svezia e Danimarca ci costò l'eliminazione al primo turno dall'Europeo. E allora la fame di vendetta è ancora presente tra gli azzurri.
Conte non stravolge nulla e opta solamente per Florenzi al posto di Darmian. Su Ibrahimovic, ma anche su Guidetti si basano le speranze della Svezia che parte pressando alto e puntando sulla maggiore forza fisica. E così pur senza creare occasioni particolarmente pericolose(solo un paio di cross insidiosi) tiene gli azzurri nella propria metà campo con ordine e semplicità. L'Italia invece si fa notare solo per un buono spunto di Florenzi e tanti passaggi sbagliati. Kallstrom ha sempre troppo spazio in mezzo al campo e Forsberg crea molti problemi con i suoi movimenti; mentre Eder e Pellè si trovano poco e De Rossi è stranamente impreciso. La probabile sfuriata di Conte negli spogliatoi sortisce qualche effetto e l'Italia prova a organizzare qualche azione pericolosa spingendo sulle fasce. L'ingresso di Zaza sembra ulteriormente smuovere la nazionale. Si cercano alcune combinazioni in avanti con più continuità ma rapidamente la partita scivola sulla falsariga del primo tempo. Ibrahimovic al 71' spreca una clamorosa occasione a porta vuota(anche se la bandierina del guardalinee era già alzata), all'82',invece, Parolo su cross di Giaccherini elude la guardia della difesa svedese e coglie la traversa. La partita sembra scivolare nell'anonimato e nella noia. Ma è un Europeo in cui negli ultimi minuti vengono stravolti partite e piani. Così all'88' sponda di Zaza ed Eder parte in progressione verso la porta avversaria. I difensori vengono seminati e il destro a giro sul secondo palo è imprendibile per il portiere. Vantaggio protetto fino all'ultimo secondo con i dubbi che rimangono su una trattenuta in area di rigore per cui la Svezia chiede la massima punizione. Ma poco conta quando il triplice fischio fa esplodere la gioia collettiva. L'Italia grazie a due vittorie nei primi due turni è matematicamente agli ottavi di finale. Unica formazione a punteggio pieno, oltre ai padroni di casa della Francia, unica ad ottenere questo risultato mantenendo la porta inviolata. Segno di un carattere solido e di una squadra determinata a puntare al successo. La Svezia dopo un punto in due partite rischia seriamente l'eliminazione. E questa volta il biscotto andrà di traverso.

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Italia(3-5-2): Buffon 6; Barzagli 6, Bonucci 6, Chiellini 6,5; Candreva 5,5, Parolo 5,5, De Rossi 5(74' Thiago Motta 5,5), Giaccherini 5,5, Florenzi 6,5(85' Sturaro 6); Eder 7, Pellè 5(59' Zaza 6); Conte 6,5
Svezia(4-4-2): Isaksson 6; Johansson 5,5, Granqvist 6,5, Lindelof 6, Olsson 6; Larsson 5,5, Kallstrom 6,5, Ekdal 6(79' Lewicki s.v.), Forsberg 6,5(79' Durmaz s.v.); Guidetti 5(85' Berg s.v.), Ibrahimovic 5,5; Hamren 5,5

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