Una buona Ventura per il dopo Conte?

Antonio Conte abdicherà al suo ruolo di c.t. al termine dell'europeo. Le primarie per il nuovo tecnico hanno, come al solito, prodotto speculazioni da ogni pulpito. La federazione però ancora non ha sciolto le riserve e passa al vaglio i diversi candidati. Il delicatissimo ruolo di selezionatore della nazionale però richiede alcuni requisiti particolari. Deve infatti essere un tecnico che sposi in toto il progetto della federazione e si adegui ai parametri economici, che riesca, pur vedendo i giocatori saltuariamente, a dare al gruppo un'idea di gioco unitaria e condivisa e che lavori meglio nei rapporti con le società(le quali ebbero spesso motivi di scontro nell'era Conte, soprattutto sulla questione degli stage) e, soprattutto,  deve avere un grande carisma per riportare entusiasmo ad una nazionale che ultimamente raccoglie poco consenso. Capello sarebbe stata una scelta azzeccata se non che don Fabio ha declinato immediatamente l'invito che gli era stato fatto dalla stampa e il poi il suo cachet sarebbe alquanto oneroso. Ranieri sarebbe stata una scelta intrigante e coraggiosa; un allenatore che soprattutto avrebbe raccolto enorme successo popolare sull'onda della sua grande impresa col Leicester. Che appunto vuol proseguire e dunque ha signorilmente espunto la sua candidatura. Convince poco poi Donadoni, che sa di minestra riscaldata, e Mancini che non ha mai avuto una storia pacifica con la nazionale e che sembra rispondere poco ai requisiti tecnici richiesti. L'idea che si fa strada negli ultimi giorni è quindi quella di  Giampiero Ventura. Il tecnico del Torino sembra arrivato al capolinea della sua avventura in granata dopo 5 anni esaltanti. Ha sempre proposto un calcio brillante in piazze come Bari e Pisa anche con squadre com valori tecnici modesti e diversi giovani che con lui hanno vissuto le loro migliori annate. Ha fatto forse una carriera inferiore alle sue capacità snobbato colpevolmente dalle grandi piazze. Ventura ha però un forte carattere e sa reggere le pressioni. Alla nazionale serve proprio un demiurgo che prenda una materia grezza e la plasmi per creare una nazionale con  le qualità che stanno emergendo. Il suo coraggio e la sua conoscenza a livello profondo del calcio nostrano potrebbero portare in azzurro giocatori sottovalutati e giovani talenti che stanno emergendo. Rugani, Romagnoli, Belotti e Baselli aspettano solo di essere chiamati, per aggiungersi ai vari Insigne, Bernardeschi e Verratti già nel giro della nazionale, nel biennio che porterà ai mondiali in Russia nel 2018. E Ventura potrebbe essere l'uomo giusto.

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