Serie A: i 5 migliori centrocampisti

A campionato finito, a bocce ferme, è tempo di valutazioni. Riviviamo la stagione appena conclusa scoprendo i migliori 5 centrocampisti.
continua a leggere

5) Sami Khedira: nonostante molti lo ritenessero un giocatore inaffidabile per ragioni fisiche, il centrocampista tedesco ha dato un saggio concentrato ma brillante delle sue qualità. Comincia in ritardo la stagione, ma appena compone in mezzo al campo il trio con Marchisio e Pogba, la Juve non perde più. Quando sta bene, per Allegri è insostituibile. Non è veloce, ma sa sempre dove piazzarsi. Pragmatico ed esperto, ha una visione totale del gioco che lo rende preziosissimo sia in fase offensiva, sia difensiva. Sa fare tutto, anche gol: sono ben 5 le reti in campionato, secondo suo miglior risultato di sempre, alcune anche molto importanti.

4) Josip Ilicic: la migliore stagione in carriera per lo sloveno. L'arrivo di Paulo Sousa a Firenze lo rivitalizza. Viene spostato più avanti, alle spalle di Kalinic, in coppia con Borja Valero. E se lo spagnolo si occupa del raccordo col centrocampo, lui si preoccupa di rifornire il bomber viola o segnare in prima persona.
Prima parte di stagione fantastica, condita da tanti gol e prestazioni sublimi(come quella contro l'Inter o nella sua Palermo, punita con una doppietta), nella seconda invece la Fiorentina risente del suo calo fisico e di qualche suo acciacco. Quando però riesce a giocare risulta decisivo e aiuta i viola a issarsi faticosamente al quinto posto.

3) Miralem Pjanic: finalmente una stagione da protagonista per il genietto bosniaco. Non perde tempo e già alla seconda giornata punisce la Juve con una punizione che lascia impietrito Buffon e fa sognare i tifosi giallorossi. Che continuano a stropicciarsi gli occhi per le invenzioni del centrocampista che tra ottobre e novembre trasforma ogni punizione dal limite in un gol. Insidia addirittura il primato di un mostro sacro come Pirlo.
Ma inoltre Pjanic sforna assist e giocate di gran classe che lo rendono cardine di una Roma che sembra viaggiare a vele spiegate. Poi si rompe qualcosa e i mesi bui non salvano nessuno. L'avvento di Spalletti lo sposta in una posizione più arretrata; il suo spazio offensivo lo prende Nainggolan che infatti finisce la stagione in straordinario crescendo mentre Pjanic si fa apprezzare in un delicato compito di regia. Da non vendere.

2) Paul Pogba: l'inizio non è dei migliori, anzi da incubo. Le critiche piovono da ogni dove per la sua scelta di prendersi il numero 10, quello dei grandi, di Del Piero e Tevez, pur non avendo le spalle larghe. Il francese però dopo due mesi passati a vivacchiare si ricorda di avere un fisico mostruoso e un'abilità tecnica straripante. Il derby è uno spartiacque anche per la sua stagione: segna un bellissimo gol e fa capire di essere tornato, soprattutto mentalmente.
 Ma è dall'inizio del 2016 che trascina la squadra alla vittoria in campionato; chiuderà con 10 gol e 12 assist. La maggior parte nella seconda parte di campionato, spesso decisivi(gol contro il Torino al ritorno, Sampdoria e Milan, assist contro Roma, Empoli e Palermo) e volentieri di finissima fattura. Un centrocampista completo che deve solo ripulire alcuni eccessi di narcisismo. Per il resto può segnare un'epoca.

1) Marek Hamsik: annata da incorniciare per il capitano del Napoli. Rimasto nonostante la corte della Juve, mostra una straordinaria continuità durante tutto il campionato nel quale gioca tutte le partite. Il centrocampo partenopeo è un mix di grinta e cervello con Allan e Jorginho, ma lui è il fuoriclasse che sa fare bene tutto. Assist al bacio, inserimenti, rincorse agli avversari. E quando si comincia a storcere la bocca per una sua assenza in zona gol, ecco che a cavallo di capodanno mette a segno 3 reti importanti per portare il Napoli in testa alla classifica. Mai un calo di concentrazione, sempre l'ultimo a mollare, torna ai suoi livelli dopo un anno e mezzo strano caratterizzato da poca incisività in campo. Ora ruggisce su ogni pallone e rifinisce ogni azione. Si integra bene nei meccanismi di squadra nella quale è un punto di forza e una pietra angolare, per cominciare a vincere, da capitano.
Se l'articolo vi è piaciuto seguiteci anche sulla pagina facebook www.facebook.com/blogspot.incontropiede

Commenti