Pellè e poca qualità, l'Italia vince ma non convince

Comincia da Malta  il cammino in preparazione all'Europeo dell'Italia. L'avversario è la Scozia, scelta perché molto simile all'Irlanda presente nel girone, cioè una squadra modesta tecnicamente, ma arcigna e chiusa in difesa. E gli scozzesi non deludono le attese e sin dal primo minuto si trincerano nella propria metà campo. Conte
schiera gli azzurri con quella che potrebbe essere una formazione tipo: difesa affidata al blocco juventino, De Rossi in mezzo a un centrocampo dinamico con esterni aggressivi, Eder e Pellè in attacco. L'Italia fa la partita e cerca le combinazioni provate più volte in allenamento. Nel primo tempo da segnalare le prove positive di Candreva e Giaccherini che sfiorano il gol a più riprese; l'azione diventa pericolosa infatti quando si riesce ad allargare con velocità il gioco sulle fasce e poi crossare al centro. Appaiono spaesati invece Florenzi(meglio nella ripresa come ala) ed Eder che non ha brillantezza. La strigliata di Conte negli spogliatoi arriva e l'Italia pressa con più insistenza pur peccando spesso nell'ultimo passaggio. All'ora di gioco però ecco che una verticalizzazione dell'ottimo De Rossi trova prima Eder e poi Pellè lesto e abile a scaricare la palla in rete da fuori area. Dopo comincia la consueta girandola dei cambi e la partita scivola infine senza scossoni fino al fischio finale. Il ritmo forsennato e la compatezza tipica delle squadre di Conte non si vedono ancora; la nazionale andrà testata contro avversari ben più probanti. Ciò che si è visto di buono, invece, è, in alcuni momenti, lo svolgimento dell'azione, veloce e organizzata, soprattutto appena recuperata la palla. Per poca qualità in attacco, però, bisognerà trovare delle soluzioni. Una potrebbe essere grande presenza dei centrocampisti in area(e ieri si è visto, anche coi subentrati), e un'altra soluzione potrebbe essere quella di schierare titolari quei giocatori fantasiosi e tecnici che abbiamo, Insigne e Bernardeschi su tutti
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