Serie A: i migliori 5 attaccanti


A campionato finito, a bocce ferme, è tempo di valutazioni. Riviviamo la stagione appena conclusa scoprendo i migliori 5 attaccanti.

5) Lorenzo Insigne: le sue qualità mai erano state messe in discussione, semmai il suo problema era stato l'enorme pressione che la maglia del Napoli a lui, napoletano doc, gli dava e che a volte lo bloccava. L'arrivo di Sarri però è stato taumaturgico anche per lui. L'allenatore toscano dopo poche giornate gli ha ritagliato un ruolo perfetto per lui:
esterno sinistro con ampia facoltà di accentrarsi per mirare la porta o rifinire il gioco. Così infatti nascono le grandi prestazioni e i grandi gol segnati contro Juventus, Milan e Fiorentina. L'intesa con Higuain è perfetta e i due si trovano a meraviglia, sono addirittura 6 le volte che segnano in coppia risultando decisivi. Nella seconda parte dell'anno ha un calo fisico, ma riesce a piazzare importanti acuti con Torino e ancora Milan. Stagione eccezionale, talento puro.

4) Leonardo Pavoletti: capocannoniere italiano della serie A. Parte in sordina, ma quando carbura è irresistibile. Fisico da corazziere, forte e generoso, unisce ad uno stacco di testa imperioso una tecnica apprezzabile. Scalda il cuore genoano anche nelle sconfitte più dolorose: la sua doppietta nel derby riapre incredibilmente, ma inutilmente, la partita(da 3-0 a 3-2).
Ma lascia il segno soprattutto quando serve. Decisivo contro Sassuolo all'ultimo e contro l'Atalanta in un delicato scontro salvezza, termina la stagione con 14 gol. Grande attaccante pronto per una grande squadra, e probabilmente grande rimpianto per non vederlo all'europeo.

3) Mohammed Salah: l'estate tormentata tra tribunali ed avvocati non lo ha scalfito. Arrivato per correre, viaggia sui binari disegnati dalla qualità dei centrocampisti. Devastante in campo aperto in molte partite(tra cui quella a Firenze, dove non sente i fischi e segna un gran gol), il suo brutto infortunio accusato nel derby coincide col periodo nero dei giallorossi. Quando torna c'è Spalletti e la musica cambia, grazie anche al duo egiziano che Salah forma col neo-arrivato El Shaarawi. Contro il Sassuolo ritrova il gol e il sorriso.
Diventa con 14 gol protagonista della vincente rincorsa della Roma al terzo posto con reti importanti, anche nelle partite più sentite. Dribbling, corsa, non sempre freddezza sotto porta. Ma si sa far perdonare

2) Paulo Dybala: le critiche, scontate e dozzinali, sul prezzo pagato dalla Juve era normale che ci fossero. Come era normale che Allegri non desse in mano subito il comando della squadra a questo ragazzo, arrivato da pochi mesi dal Palermo, altra società, altra mentalità. I fatti ampiamente ricompensato l'allenatore bianconero. Dybala, infatti, è cresciuto a vista d'occhio, e se grandi qualità le aveva già palesate dai primi tocchi di palla, la personalità per trascinare la squadra l'ha acquisita molto presto. Gol importanti che scandiscono le tappe della ripresa juventina, gol che risolvono partite bloccate. Milan, Roma e Sassuolo vengono sentenziate dal suo sinistro, in più apre le goleade contro Verona e Udinese.
Chiude con 19 gol e tanti piccoli gioielli che fanno brillare gli occhi ai tifosi. Da mettere in cassaforte perché può far vincere tutto.

1) Gonzalo Higuain: eppure non è stato il raggiungimento del record di gol segnati in un singolo campionato ad impressionare maggiormente. A colpire è stato la cattiveria e la costanza con cui dal primo all'ultimo minuto del suo campionato ha cercato il gol. Ossessionato, quasi indemoniato. I suoi movimenti sono da manuale. Riesce ad avere una percezione dello spazio e degli avversari che fa la differenza perché riesce ad arrivare un secondo prima degli avversari. Quella frazione di tempo che fa la differenza.Riesce a segnare in tutti i modi e circostanze, di potenza, di eleganza, di piede e di testa. Lancia il Napoli in testa e ce lo fa rimanere fino alla sconfitta a Torino. Unico rimpianto quella reazione costata 3 giornate di squalifica in un momento delicatissimo del campionato. Oltre al secondo posto, sembrava che dovesse perdere anche la possibilità di battere Nordhal come miglior capocannoniere del campionato. Invece Gonzalo è riuscito a centrare un obbiettivo storico e straordinario e lo ha fatto in grande stile come sanno fare solo i grandi. Assieme a Suarez e Lewandovski, il miglior centravanti del mondo. Irresistibile.
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